Non solo mattoni. Costruiamo

Non solo mattoni. Costruiamo

di Emily & Asia

Mboro

Sostieni il completamento della costruzione dell'ala maternità alla Casa de Santé di Mboro sur Mer, Senegal, per garantire alle mamme e ai neonati un luogo sicuro e accogliente dove ricevere le cure.

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CHF 390

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Come funziona

Vale il principio del «Tutto o Niente»: la somma raccolta verrà corrisposta al progetto, solo se esso avrà raggiunto o superato l’obiettivo di finanziamento.

5 sostenitori

30 giorni rimanenti

Continuiamo a costruire

Abbiamo concluso la nostra missione a Mboro sur Mer il 22 novembre 2024. A spingerci nuovamente sulla piattaforma è un progetto che abbiamo toccato con mano proprio durante il mese di ottobre e novembre, quando abbiamo lavorato per cinque settimane nella casa di santé di Mboro sur Mer. Grazie a una raccolta fondi riuscita con successo, la missione ha potuto anche contribuire all’avvio dei lavori per l’ala dedicata alla maternità, un passo importante per migliorare l’assistenza sanitaria nella regione. Durante le 6 settimane abbiamo ristrutturato parte dell’ambulatorio aiutando a migliorarne le condizioni igieniche, rendendolo un luogo più sicuro ed accogliente. Il progetto sarà portato avanti da Gabriella Cattori Balemi, fondatrice di Amici di Aprosem, l’ONG con cui abbiamo avuto il piacere di collaborare in numerosi progetti sanitari e sociali. Gabriella, che ha sempre messo il cuore e l’impegno in ogni iniziativa, supervisionerà personalmente i lavori di costruzione da gennaio a maggio 2025, soggiornando sul posto per garantire il proseguimento della missione e il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

  • lavori di ristrutturazione dell'ambulatorio durante la missione
    lavori di ristrutturazione dell'ambulatorio durante la missione
  • lavori di ristrutturazione dell'ambulatorio durante la missione, Emily
    lavori di ristrutturazione dell'ambulatorio durante la missione, Emily
  • lavori di ristrutturazione dell'ambulatorio durante la missione
    lavori di ristrutturazione dell'ambulatorio durante la missione
  • lavori di ristrutturazione dell'ambulatorio durante la missione
    lavori di ristrutturazione dell'ambulatorio durante la missione
  • consultazioni con Asia e Thierno
    consultazioni con Asia e Thierno
  • lavori di ristrutturazione dell'ambulatorio durante la missione
    lavori di ristrutturazione dell'ambulatorio durante la missione
  • Tania, Davide e Sharon
    Tania, Davide e Sharon
  • lavori di ristrutturazione dell'ambulatorio durante la missione
    lavori di ristrutturazione dell'ambulatorio durante la missione
  • lavori di ristrutturazione dell'ambulatorio durante la missione
    lavori di ristrutturazione dell'ambulatorio durante la missione
  • Asia, Sharon M. e Sharon F.
    Asia, Sharon M. e Sharon F.

Il nostro progetto è speciale perché:

La Casa de Santé di Mboro sur Mer è un punto di riferimento fondamentale per tutta la popolazione locale. A gestirla con dedizione sono l’infermiere Thierno, la levatrice Coumba e Antha, responsabile della farmacia, che ogni giorno si impegnano per garantire l’assistenza sanitaria di base alla comunità. Tuttavia, uno degli aspetti più urgenti da migliorare è l’area dedicata alla maternità. La piccola sala attualmente destinata alle nascite e ai consulti materno-infantili non è più sufficiente ad accogliere le future mamme in modo adeguato, mettendo a rischio la qualità delle cure e il benessere delle donne e dei neonati.

Nel mese di ottobre e novembre 24, abbiamo avviato i lavori per l’espansione della struttura con la costruzione di una nuova ala, progettata specificamente per le nascite e i consulti materno-infantili.

Il vostro sostegno è fondamentale per garantire che il progetto possa andare avanti e che la Casa de Santé possa offrire, finalmente, uno spazio adeguato e dignitoso per le mamme e i loro bambini.

«Da soli non possiamo fare grandi cose, ma insieme possiamo fare piccole cose con grande amore.» Questo è il principio che guida il nostro lavoro. Crediamo fermamente che l’unione faccia la differenza, e che anche i piccoli passi, quando fatti con il cuore, possano generare cambiamenti concreti e significativi.

Durante le 6 settimane di missione a Mboro sur Mer, abbiamo lavorato con passione e dedizione per aiutare la comunità locale. Fin dal nostro arrivo, abbiamo subito individuato una delle principali esigenze della popolazione: l’assenza di uno spazio adeguato per le nascite e per i consulti materno-infantili. La richiesta per una struttura più accogliente e funzionale era già forte, e noi non abbiamo esitato ad agire.

Per questo motivo, abbiamo deciso di contribuire subito con 1200 franchi, destinati a dare il via alla costruzione dell’ala maternità. Questi fondi sono stati utilizzati per acquistare i primi mattoni, simbolo del nostro impegno per il futuro della salute materno-infantile. Ma questo è solo l’inizio: il progetto richiede un totale di 13000 franchi per essere completato e realizzare uno spazio sicuro e accogliente per le donne e i bambini di Mboro sur Mer.

Siamo consapevoli che da soli possiamo fare poco, ma sappiamo anche che, con il supporto di persone generose come te, possiamo fare la differenza. Ogni donazione, grande o piccola, è un passo fondamentale verso il completamento di questo progetto vitale.

Ti invitiamo a unirti a noi in questa missione. Insieme, possiamo costruire non solo mattoni, ma anche un futuro più sicuro e dignitoso per le mamme e i bambini di Mboro sur Mer.

  • sala maternità attuale
    sala maternità attuale
  • mattoni in costruzione per la nuova maternità
    mattoni in costruzione per la nuova maternità
  • mattoni in costruzione
    mattoni in costruzione
  • Sacchi di cemento per la costruzione
    Sacchi di cemento per la costruzione
  • Tania e Awa
    Tania e Awa
  • cure a domicilio, Sharon
    cure a domicilio, Sharon

6 settimane meravigliose, la nostra missione:

Cuori puri e una casa sulla spiaggia Dal Ticino al Senegal, una missione meravigliosa: Il nostro viaggio è iniziato a novembre 2023, quando abbiamo deciso di dedicare il nostro impegno a un progetto di raccolta fondi destinato a finanziare iniziative sociali e sanitarie per rispondere alle necessità di Mboro Sur Mer, un piccolo villaggio situato a tre ore da Dakar, in Senegal. Dopo un anno di preparativi, il 15 ottobre 2024 siamo finalmente salite su un aereo direzione Africa. Gli odori della terra bruciata, il suono delle onde dell’oceano e il rumore della strada, vissuta in ogni suo angolo, mi hanno ridato un benvenuto alla vita che in Europa difficilmente riesco a percepire. Sono convinta che le parole, in questo contesto, non possano mai rendere pienamente giustizia alla nostra esperienza in Africa, ma proverò comunque a usarle per lasciarvi qualche frammento di un’emozione che porteremo nel cuore per sempre, come quelli che abbiamo raccolto durante le nostre sei settimane a Mboro Sur Mer. Mi chiamo Emily Falconi, ho 26 anni, sono una sognatrice con il cuore al posto del volante. Vivo a Zurigo, dove lavoro come operatrice sociosanitaria in psichiatria nelle cure a domicilio. Divido le mie settimane tra il Ticino, dove gestisco il mio piccolo studio d’arte, insegno yoga e lavoro nel mondo delle ONG. A novembre 2023 ricevo una chiamata da Asia Magginetti, una cara amica, un’anima splendida di 26 anni, infermiera e coordinatrice di reparto in una struttura geriatrica a Biasca. Asia mi dice: «Partiamo per una missione? Ho bisogno di cambiare qualcosa.» E io, senza esitazioni: «Ti accompagno in Senegal, dove ho vissuto cinque mesi nel 2022. Ti incuriosisce?» Asia: «Prendiamo i voli e organizziamo il viaggio!» Da questo incontro è nato il nostro meraviglioso cammino, che ci sta ancora oggi portando verso orizzonti infiniti.Durante la fase preparatoria, ci siamo impegnate a fondo per organizzare ogni dettaglio e poter lavorare concretamente una volta arrivate a Mboro Sur Mer. Grazie alla generosità di tanti, abbiamo raccolto 6000 franchi attraverso una piattaforma digitale, oltre a quattro valigie di materiale sanitario e didattico. Un donatore di Biasca ha anche contribuito con una ventina di deambulatori e carrozzine a rotelle. Abbiamo coinvolto tanti cuori generosi che hanno deciso di condividere con noi questa esperienza. La meraviglia di questo viaggio è stata proprio il risultato di tutte le mani che si sono tese per aiutare concretamente la realizzazione dei progetti. Noi abbiamo lanciato uno stimolo, che spontaneamente è diventato un sogno collettivo. Abbiamo lavorato nel dispensario sulla spiaggia di Mboro Sur Mer, affiancando Thierno, l’infermiere responsabile, Coumba, la levatrice, e Antha, la responsabile della farmacia, con la sua petite Awa. Le nostre giornate sono iniziate presto, con un ritmo sano e divertente: sveglia alle 6:50, yoga e corsa sulla spiaggia, una doccia con l’acqua raccolta nei bidoni e colazione alle 8:00. Asia ci preparava un caffè che avvolgeva le mattine con un profumo che metteva subito di buon umore. Alle 9:00 iniziavamo il lavoro, cariche di energie positive, nonostante il caldo sfiancante. Il lavoro al dispensario era imprevedibile: ogni giorno portava nuove sfide, senza una «giornata tipo». Abbiamo imparato che a Mboro Sur Mer ogni giornata va affrontata con coraggio, sorriso e curiosità, senza preoccuparsi troppo dell’indomani. La figura dell’infermiere qui è fondamentale. Non ci sono medici, quindi l’infermiere deve ricoprire un ruolo ben più ampio rispetto a quanto facciamo noi in Europa. Questa realtà ci ha permesso di crescere nell’autonomia, sia dal punto di vista professionale che personale. Verso le 14:30 concludevamo le attività al dispensario e proseguivamo le nostre giornate, spesso impegnate a seguire casi più complessi a domicilio o a svolgere commissioni in città. I pomeriggi erano anche dedicati alla parte burocratica e organizzativa dei progetti. Abbiamo visitato numerose strutture sanitarie, scuole e centri di accoglienza, ognuna animata da una straordinaria forza di volontà, positività e un amore profondo per la propria terra e la propria famiglia.È straordinariamente toccante e profondamente rivelatrice la realtà che si percepisce anche nelle attività più semplici, quelle che nel nostro contesto quotidiano diamo per scontate, ma che in un mondo così diverso assumono un significato completamente nuovo. La seconda settimana abbiamo allargato la nostra «famiglia» per i successivi dieci giorni. A raggiungerci è stato Willy Soer, un giovane saggio e fisioterapista dal cuore grande e dalla forza incredibile, che ha portato con sé tutta la sua energia e conoscenza per supportare concretamente i pazienti nelle fasi di riabilitazione. Nei giorni seguenti, la nostra squadra si è allargata ulteriormente. Sharon Musatti e Tania Balestra, due anime incredibilmente brillanti di luce pura e solare. Infermiere all’ospedale di Bellinzona, sono venute a unirsi a noi, Sharon, specializzata in cure intensive, e Tania, esperta in clinica, sono diventate compagne di viaggio straordinarie. Con loro, abbiamo potuto arricchire il nostro lavoro e le nostre esperienze. Sharon Falconi, assistente sociale, e Davide Zara, geometra, accompagnati da uno spirito esploratore magico, ci hanno guidato con la loro energia coinvolgente, illuminando ogni nostro passo. Chiara Candolfi e Sara Dipardo, due giovani ragazze alla scoperta di nuove esperienze, hanno affiancato le docenti della scuola per l’infanzia sulla spiaggia come volontarie. Chiara Pagnamenta e Nathan Bagutti, due giovani allievi infermieri in stage che sono entrati a far parte della nostra avventura quasi per destino. Le loro bellissime anime si sono incrociate con la nostra durante il viaggio, e con una naturalezza straordinaria si sono integrati nella nostra «famiglia» in Senegal. La loro presenza ha portato una ventata di freschezza, nuove emozioni e un’incredibile energia, aggiungendo allegria e divertimento che ha arricchito ancor di più questa esperienza indimenticabile. Le settimane trascorse insieme a tutti loro hanno dipinto questa esperienza di magia, leggerezza e amore. Condividere momenti intensi e difficili ci ha uniti, creando una vera e propria famiglia con valori profondi, impegnata nella realizzazione di progetti straordinari. Non voglio entrare nei dettagli delle situazioni vissute quotidianamente, ma posso testimoniare che, sebbene la cultura qui sia molto distante dalla nostra, spesso ci ha messo alla prova, chiedendoci di trasformare ogni limite e pregiudizio in una risorsa d’aiuto. Non nascondiamo che dietro quei bellissimi sorrisi abbiamo spesso incontrato cuori rotti, piegati dal dolore ma anche forti, rincollati dalla speranza e, in parte, dalla volontà di Dio. Abbiamo scelto di vivere questa esperienza nell’onestà più totale, confrontandoci con la realtà più sincera. Abbiamo riso così tanto che avevamo i crampi alla pancia, abbiamo pianto così tanto che l’oceano ci ha preso per mano, accompagnandoci nelle sere più luminose e in quelle più buie. Sempre lui, il mio maestro, che ci insegna come tutto si trasforma pur rimanendo della stessa sostanza. Lui che non giudica chi cerca di cavalcarlo nella speranza disperata di raggiungere una vita migliore, e che purtroppo vede chi scappa dalla spiaggia davanti alla nostra casa, senza mai fermarsi a guardare indietro. Questa missione ci ha cambiato profondamente, e ogni passo che abbiamo fatto in queste terre lontane è diventato parte di noi. Un’esperienza che non dimenticheremo mai. I frammenti di per sempre che porto nel cuore sono schegge di un’esperienza che mi ricordano non chi voglio diventare da grande, ma cosa desidero fare di grande nella mia vita. Sono una sognatrice in un mondo dove il cielo e le stelle sembrano lontani, ma non mai irraggiungibili. Vi auguro di trasformare la paura in coraggio, di lasciare per un momento la realtà che ci siamo costruiti nella zona confort e di fuggire dai pregiudizi aprendo il cuore a quel meraviglioso mondo che vi aspetta al di là della testa.

Ci tengo ancora a ringraziare dal profondo del cuore le persone che hanno contribuito alla raccolta fondi, ai progetti, alla riuscita della missione dimostrandoci che l’obbiettivo comune rende il viaggio un’avventura magica da vivere a cuore aperto. Forse da sola non riuscirò sempre a fare grandi cose, ma se uniamo le nostre energie riusciamo a fare piccole cose con grande amore. Con affetto e nostalgia Emily Aminata Falconi Ka

  • famiglia
    famiglia
  • Emily
    Emily
  • Asia
    Asia
  • Sharon e Tania con noi
    Sharon e Tania con noi
  • Thierno, infermiere responsabile dell'ambulatorio
    Thierno, infermiere responsabile dell'ambulatorio
  • Coumba Camara, levatrice.
    Coumba Camara, levatrice.