Razzo spaziale congolese
Partecipate all'avventura spaziale congolese
Da una decina di anni, l’ingegnere Jean-Patrice Keka e la sua squadra del Keka Aerospace concepiscono e lanciano dei razzi spaziali con un budget e metodi molto ridotti da Menkao, nella Repubblica Democratica del Congo. Nome in codice: Programma Troposphère. Impressionati dalla loro determinazione, la loro ingeniosità e le loro competenze nella ricerca scientifica applicata, vorremmo aiutarli a lanciare un razzo di nome Troposphère 6 per la primavera 2018 se possibile.
Il razzo spaziale Troposphère 6 è alto 15 metri ed è composto di tre piani. Il suo ruolo? Permettere di inviare il satellite Njima a 200 km d’altitudine per poi prendere delle foto della Terra. Queste saranno poi ritrasmesse in diretta verso il centro di controllo di Menkao, 180 km da Kinshasa.
La costruzione e il lancio del razzo Troposphère 6 étecnicamente realizzabile, ma la sua portata altamente simbolica. È portatore di speranza ed orgoglio per i congolesi e permetterà di stimolare l’immaginazione dei giovani studenti di ingegneria del paese, che ne avrebbero un gran bisogno. Keka Aerospace vorrebbe essere capace di inviare regolarmente dei satelliti in orbita, e perche no, un giorno, un primo astronauta africano.
Gli amici di Keka Svizzera
Siamo una squadra di realizzatori di Losanna e abbiamo incontrato Jean-Patrice Keka nella RDC, durante un reportage a lui dedicata, riguardante il suo lavoro. Nonostante le difficoltà riscontrate al lancio della Troposphère 5, siamo stati affascinati dal suo gruppo di ingegneri molto talentuosi, assieme a degli elettrotecnici, degli informatici e dei meccanici che trovano delle soluzioni inventive per riuscire nel loro intento e realizzare il loro sogno malgrado i mezzi scarsi.
Nel 2015 ad esempio, li abbiamo visti riuscire a sbarazzarsi nel porto di Kinshasa di un relitto che bloccava una parte della banchina da oltre 23 anni. Sono riusciti là, dove i russi e i norvegesi hanno fallito, soprattutto per colpa delle forti correnti del fiume Congo.
Il principale ostacolo per la riuscita del progetto Troposphère 6 è il mantenimento dell’aiuto finanziario. I fondi che raccoglieremo grazie a voi permetteranno di acquistare dei materiali piú costosi e di noleggiarne altri di precisione per la produzione del razzo e per la fabbricazione del carburante. I vostri doni saranno integralmente consacrati al programma Troposphère.
Per colpa delle difficoltà di accesso ad internet, una campagna di crowdfunding é impossibile da realizzare dal Congo. É per questo che tutta l’organizzazione è gestita dalla Svizzera, compresa la gestione dei doni e contropartite, tramite degli amici di Keka Svizzera, un’associazione senza scopo di lucro, retta dal codice svizzero svizzero, dedicato al lancio del razzo Troposphère 6, e forse anche per sostenere altri progetti un po’ matti in futuro.
5 domande a Jean-Patrice Keka, ingegniere e direttore del progetto
- Un programma spaziale in Congo è necessario?
Potreste pensare che un paese come la Repubblica Democratica del Congo ha altre priorità. Ma abbiamo anche bisogno di proteggerci in futuro. Mostrare ai giovani del nostro paese che è possibile sognare per poter realizzare dei grandi progetti, e metterci tutta la nostra volontà. Ad ogni lancio, centinaia di giovani congolesi, decidono di intraprendere studi scientifici, e questa loro scelta sarà una buona cosa per il futuro del nostro paese.
- Un razzo di un costo di 50’000 franchi (circa 43’000 euro), com’è possibile?
Le nostre ricerche sono anche centralizzate nell’utilizzo di materiali a disposizione qui nel nostro paese. Abbiamo sviluppato delle competenze uniche nell’utilizzo di materiali di recupero. I primi test realizzati, erano con delle scatole di latte in polvere, i componenti elettronici erano stati recuperati in una discarica ed il propellente fabbricato a mano. La nostra squadra abbastanza ridotta è composta da una ventina di persone. Avanziamo passo per passo, senza l’aiuto del governo.
- Conosciamo sopratutto Troposphère 5 che si è schiantato poco dopo il lancio…
E molto meno Troposphère 4 che comunque ha raggiunto un’altezza di 15 km. Ogni razzo è un prototipo e se guardiamo la storia della conquista spaziale, non abbiamo il monopolio dei guasti tecnici! È bastato un guasto su uno dei sette motori di Troposphère 5, causato dal difficile trasporto fino alla zona di lancio, per mandare all’aria la partenza. Abbiamo appreso molto da questa esperienza. Fare dell’alta tecnologia con dei materiali di recupero é uno degli interessi del progetto, che può far progredire le nostre conoscenze in ingegneria e in ben altre facoltà come la medicina, l’agricoltura, la comunicazione e il bisogno in energia.
- Come sarà usato il denaro?
Finanzierà certi elementi del corpo del razzo che necessitano delle macchine di precisione che si trovano in Congo solo in laboratori molto costosi, poi altri materiali molto cari tra cui quelli per la fabbricazione del carburante del razzo. Ci saranno poi i lavori per la preparazione della zona di lancio. Infine quest’ aiuto economico permetterà anche di pagare gli ingegneri, gli elettricisti, i meccanici e gli informatici.
- Quando Troposphère 6 potrà decollare?
Ad oggi la progettazione del razzo é terminata, gli elementi scientifici sono in corso di fabbricazione (il satellite Njiwa, l’astronave Mpongo, diversi motori, le video camere ecc.). Se il crowdfunding funziona come dovuto, il lancio potrà avvenire tra ottobre 2018 e primavera 2019.